Migliaccio napoletano

Migliaccio napoletano.
Stamani ho portato al nido il mio bimbo con il suo vestitino da polpo, non so quanto lo terrà ma l'idea di festeggiare con gli altri bimbi il martedì grasso, lo rende euforico!
Quest'anno lo spirito del Carnevale è latitante. Viareggio non l'ho mai vista così spenta. Il viale a mare non si è colorato con i suoi maestosi carri allegorici di cartapesta, non c'è stato il fiume di persone accorse per godersi lo spettacolo, niente fuochi d'artificio o coriandoli nell'aria. Solo un po' di musica dagli autoparlanti per ricordarci di non smettere di sognare una normalità che sembra molto lontana.
Ma io non demordo e in casa mia sono volate stelle filanti ed ho sfornato chiacchiere come se non ci fosse un domani...quest'anno con l'aiuto del mio sous chef d'eccezione!
Ho approfittato di questo periodo di stallo dal mio lavoro, per provare nuove ricette della tradizione. Nella to-do-list c'era da anni questa torta di semolino e ricotta di origine napoletana. Ogni volta mi ripromettevo di cimentarmi ma per un motivo o l'altro, rimandavo.
Finalmente a convincermi è arrivata Sandra, che da brava napoletana, ho pubblicato la sua infallibile ricetta. 
Ho inevitabilmente apportato delle modifiche. Quando mai riesco a seguire alla lettera una ricetta??
Ho dimezzato le sue dosi in quanto volevo fare solo una torta, ho ridotto la quantità di zucchero e diminuito la dimensione della tortiera perchè volevo delle fette altissime in cui affondare la forchetta. In dispensa ho rinvenuto il semolino e il miglio a cottura rapida che usavo per le pappette di Vasco in fase di svezzamento, così ho utilizzato quelle e non ho sprecato cibo che sarebbe finito nella pattumiera.
Non ho mai assaggiato l'originale, ma in casa mia ha avuto un successo incredibile!
Ingredienti per 1 tortiera apribile da ø22cm:
50 g di semolino*
25 g di farina di miglio*
400 g di latte fresco intero
Scorza di 1 limone bio
10 g di burro
300 g di ricotta fresca di mucca
200 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di limoncello**
3 uova bio
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Zucchero a velo q.b.
*A cottura rapida. Sostituibile con tutto semolino di grano duro, in tal caso prolungare la cottura per 10 minuti.
**Io avevo un liquore cremoso a base di uova ed ho utilizzato quello.
Mettere il latte sul fuoco insieme alla scorza di limone e il burro. Portare a bollore, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per 15 minuti. Eliminare il limone e accendere la fiamma. Versare a pioggia il semolino e cuocere a fiamma dolce fino ad ottenere una polentina lenta, mescolare spesso per evitare grumi.
Trasferire in un piatto e far raffreddare.
Nel frattempo sbattere con le fruste elettriche o in planetaria con il gancio a filo, la ricotta con lo zucchero. Unire 1 alla volta le uova, continuando a lavorare. Infine aggiungere il liquore, la vaniglia e il semolino. Lavorare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.***
Rivestire la tortiera con carta da forno bagnata e strizzata. Versare la crema e livellare bene.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 1 ora. 
Sfornare e far completamente raffreddare su una gratella. Una volta freddo, estrarre dalla tortiera e trasferire in frigorifero.
Note utili:
***Avendo utilizzato farine a rapida cottura, si sono molto rassodate ed hanno lasciato grumi nell'impasto finale. Se dovesse succedere anche a voi, consiglio di frullare tutto con il frullatore ad immersione. Spariranno i grumi e rimarrà una perfetta crema liscia.
-Se si desidera un migliaccio più basso (come da tradizione) basterà utilizzare una tortiera da ø24-26cm. In tal caso diminuire i tempi di cottura.
-Per valutare nel modo corretto la cottura. La superficie inizia ad imbrunire e, facendo la prova stecchino, quest'ultimo esco asciutto.
-Prima di servire, lasciare qualche ora nel frigorifero.
-Mettere lo zucchero a velo poco prima di servire o omettere del tutto. 
Si conserva per diversi giorni in frigorifero, anche se vi garantisco che avrà vita breve..chissà perchè!
Cenni storici:
Il migliaccio napoletano ha origini molto antiche, addirittura medievali. Dal latino Miliaccium significa pane di miglio. Quest'ultimo insieme al sangue di maiale, erano gli ingredienti principali di questa torta che solitamente veniva preparata in occasione del martedì grasso o della Pasqua.
Solo verso la fine del Settecento, si arriva ad una composizione dell'impasto simile a quella che conosciamo oggi. Il sangue venne sostituito con zucchero, farina e uova, mentre il semolino prese il posto della farina di miglio.
Per tradizione la cottura dovrebbe avvenire in un tegame di rame o alluminio. 
Il migliaccio napoletano: storia e ricetta del dolce di Carnevale
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Commenti

  1. Quella fetta bella alta in cui affondare la forchetta 😍 Un bacio al tuo polpo :-*

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    1. ahahah...sarò troppo golosa!
      ps: comunque l'ha tenuto giusto il tempo della foto O_o

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  2. adoro i dolci con la consistenza un po' budinosa come questo. Ma non l'ho mai fatto perchè in casa mia il semolino non piace. Si sente il sapore del semolino?

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    1. Assolutamente no. Lo devi provare, sono certa che conquisterai tutti i palati ^_*

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  3. So lovely! I really want it! Beautiful post!

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  4. Sai che non ho mai mangiato il migliaccio ma mi ha sempre incuriosito tantissimo! Certo non bevendo latte potrei farlo con quello di soia...chissà se viene buoni lo stesso? Grande tristezza il carnevale quest' anno, ma anche io ho sparso tanti coriandoli con la mia nipotina e mangiato frappe( comprate però!). Oddio che carino il vestito da polpo!!! Tanti baci Consu

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    1. Secondo me viene benissimo anche col latte di soia ^_* fammi sapere che semmai provo anch'io :-P

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  5. ecco anche il tuo migliaccio!! sembra delizioso, cremoso al punto giusto e con le fette belle alte... ci credo che è finito in fretta ;) un abbraccio cara, buon martedì grasso!

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  6. Immagino che nelle citta' in cui si festeggia il carnevale si sente proprio quest'aria strana. Pero' questo migliaccio é favoloso e lo mangerei volentieri ora!

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  7. che meraviglia, deve essere delizioso😍

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    1. Grazie Fede! Qui vogliono il bis..non so se mi spiego :-P

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  8. Meraviglioso!
    Niente aria di Carnevale nemmeno da me, pochissimi coriandoli sui viali e non ho visto nemmeno bambini mascherati. Una vera tristezza.
    Speriamo per il prossimo anno.
    Un bacio

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    1. Meno male che al nido hanno fatto un po' di festa o sarebbe stato proprio triste per loro :-( noi forse recuperiamo a settembre...Covid permettendo..

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  9. Anch'io ho visto la ricetta da Sandra ed anch'io, come te, ogni anno che la vedo mi ripropongo di farla ma, per un motivo o per l' altro, non ci riesco mai.
    La tua versione sembra così cremosa... fondente! Mi piace tantissimo! Dev' essere una squisitezza.
    Un grande abbraccio

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    1. La sua ricetta è una bomba e nonostante le mie modifiche, è rimasta deliziosa :-P a casa mia sono impazziti!!! Non ti resta che provarla ^_*

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  10. Ogni anno mi ripropongo di farlo e poi... salta!
    Secondo me però piace anche a carnevale finito!!
    Un bacione!

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  11. Sai che non conoscevo questo dolce. Mi hai davvero incuriosita, sembra proprio buono!

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  12. Immagino il tuo bellissimo polpo...!!!
    Ti sei cimentata in un dolce "nostro", il risultato è, a dir poco, meraviglioso!
    Kisses, Paola.

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  13. io non l'ho ancora provato perchè questa consistenza piace solo a me, ma caspiterina ho una voglia di assaggiarlo!!!!!

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    1. ...sono sicura che anche in casa tua si ricrederanno ^_*

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  14. Che bella idea il costume da polpo! Già foodie come la mamma il tuo bimbo :)
    Meraviglioso Migluaccio! Assolutamente perfetto.
    Baci,
    MG

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    1. ahahah...lui adora le creature marine e quando l'ho visto non ho resistito :-P
      Grazie MariG e a presto <3

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